Di tutti i templi presenti nel sito, solo quello di Angkor Wat ha continuato ad essere un importante centro religioso attualmente frequentato dai fedeli buddisti. Apprezzato per la sua architettura, rappresenta l’emblema dell’età dell’oro dell’impero Khmer e ancora oggi viene considerato il simbolo della nazione e raffigurato nella bandiera della Cambogia.
La storia del tempio paradiso
Il tempio di Angkor Wat fu fatto edificare dal re Suryavarman II nel XII secolo d.c. al cuore della capitale dell’impero, anticamente denominata Yasodharapura (la città che porta gloria) e oggi nota come Angkor. Il tempio, di proporzioni colossali, fu dedicato dallo stesso sovrano alla divinità indù Vishnu e venne concepito come mausoleo dove le sue spoglie avrebbero trovato sepoltura per fare ingresso nella vita eterna dell’aldilà. Per individuare le motivazioni che spinsero il regnante ad edificare un tempio di questa importanza, secondo alcuni studiosi, bisogna risalire alle vicende legate alla sua ascesa al potere.
Ancora quattordicenne, ma profondamente ambizioso, il giovane che non era l’erede diretto al trono, in una imboscata uccise lo zio e si autoproclamò sovrano scegliendo il nome di Suryavarman II (il re protetto dal sole). Negli anni consolidò il suo potere estendendo il controllo dell’impero Khmer ai territori vicini. Tuttavia, resterà pur sempre un usurpatore. Da qui nasce l’esigenza di presentarsi agli occhi del suo popolo come un semidio. Scelto come suo protettore il dio indù Vishnu (divinità invocata in tempi di guerra), decide di dedicargli un imponente complesso religioso, il più grande e maestoso di tutto l’impero: Angkor Wat. Attraverso di esso vuole riprodurre sulla terra il paradiso degli dei, individuato nella tradizione indù in un luogo mitologico a nord dell’Himalaya, il Monte Meru, considerato il centro dell'universo. Al cuore del complesso sorgerà così il Tempio Montagna, raffigurazione delle cinque cime che svettano nel paradiso divino, e al centro di esso il luogo dove verranno deposte le spoglie del re alla sua morte.
La strabiliante particolarità, anche in considerazione del livello tecnologico della civiltà khmer, di Angkor Wat risiede nei tempi impiegati per la costruzione di questa impresa colossale, solo 35 anni. Il tempio, infatti, doveva essere completato prima della morte del re dio, che, seppellito in quel luogo, si sarebbe ricongiunto al paradiso degli dei per la vita eterna. Esteso per circa 200 ettari, viene edificato nella città imperiale di Angkor dopo il disboscamento dell’area e la costruzione di un enorme fossato che l’avrebbe circondato e protetto dal regime monsonico, tipico dei luoghi. Questa ingegnosa opera idraulica, avrebbe mantenuto stabile la falda freatica su cui sarebbe sorto il tempio, raccogliendo il deflusso delle piogge monsoniche e rilasciando l’acqua nella falda durante i mesi di siccità. Tutta la costruzione è realizzata in un materiale altamente resistente, la laterite, successivamente rivestita con blocchi di nobile pietra arenaria, che successivamente abili artigiani intaglieranno per dare vita a molteplici e raffinatissimi bassorilievi.
Per la costruzione del tempio vengono coinvolte centinaia di migliaia di persone che vi lavorano stagionalmente. I sudditi, infatti, non solo avevano l’obbligo feudale di riservare al re una parte del lavoro durante l’anno, ma erano animati anche dalla promessa di una ricompensa spirituale. Nonostante gli sforzi, tuttavia, sembrerebbe che i costruttori non abbiano finito il tempio prima della morte del re. Alcuni bassorilievi incompleti rivelano che il progetto non è stato mai completato. Ciò nonostante, alla morte del sovrano il mausoleo fu pronto per accogliere le ceneri di Suryavarman. Queste vennero poste in una grossa bara di pietra e il suo nome fu mutato in Parama Vishnu Loka (colui che è andato a vivere con Vishnu). Nel XV sec. Angkor Wat verrà trasformato in un tempio buddista.
Descrizione del sito
Nella struttura centrale si trova il tempio vero e proprio, denominato Tempio Montagna, costituito da tre enormi terrazze poste una sopra all’altra, con il 2° e 3° livello alti il doppio del primo, e cinque mastodontiche torri. La torre centrale, posta sopra il sacrario è alta ben 43 metri e si eleva dal piano del suolo di 65 metri. Tulle le pareti delle gallerie che compongono il tempio nonché le colonne, le architravi e persino i tetti, sono scolpite con bassorilievi rappresentanti divinità indù, la corte del sovrano, il suo esercito e schiere di animali mitologici come unicorni, grifoni, draghi alati caratteristici della letteratura indù. Originariamente, tutte le incisioni e i bassorilievi erano rivestiti in oro, con un effetto scenico di enorme impatto visivo.
Informazioni utili
Il sito archeologico di Angkor si trova a circa 6 Km dalla cittadina di Siem Reap e può essere facilmente raggiunto in vari modi. Quello più usuale prevede l’impiego dei tuk-tuk, deliziosi taxi a tre ruote che possono essere affittati anche per l’intera giornata. Prima dell’ingresso al sito bisogna munirsi dei biglietti, reperibili solo presso la biglietteria ufficiale, The Angkor Ticket Office, che si trova sulla strada 60 a 4 km dal centro di Siem Reap. Possono esser acquistati biglietti di varia durata (1 giorno, 3 giorni e 7 giorni). Ulteriori utili informazioni possono essere reperite nel sito internet del Parco Archeologico di Angkor. Mentre potete godervi le splendide riprese dall'alto del tempio in questo splendido video You Tube del canale Mainraw
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