La montagna di Vinicunca, conosciuta anche come la Montaña de Siete Colores, è una delle formazioni geologiche più affascinanti al mondo. Alta 5.200 m s.l.m., si trova nella regione di Cusco in Perù. La caratteristica che la rende così suggestiva risiede nella colorazione delle sue pendici: striature verticali di circa sette colori differenti e molte sfumature colorate che si alternano parallelamente le une alle altre. Divenuta meta turistica solo dal 2016, Vinicunca è stata “scoperta” solo in seguito allo scioglimento dello spesso strato di ghiaccio che da sempre la ricopriva e celava allo sguardo questa sorta di arcobaleno di roccia. Oggi fa parte di uno dei percorsi di trekking più suggestivi alla scoperta degli altopiani peruviani. (Foto: Brian Jeffery Beggerly/ flickr.com)
La genesi di Vinicunca
Il processo di formazione geologica della montagna, avvenuto milioni di anni fa, va ricondotto alla interazione di due placche tettoniche: quella oceanica di Nazca e quella del Sud America. La collisione delle due placche, infatti, determinò lo sprofondamento della prima al di sotto della seconda con il conseguente corrugamento della crosta terrestre e la formazione della catena montuosa più lunga del mondo: la Cordigliera delle Ande.
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Il calore e la pressione sviluppatesi in seguito alla caratteristica fenomenologia tettonica nell’area portò alla formazione di rocce ignee e vulcaniche. I sedimenti che si depositarono, prevalentemente a base di ossido di ferro, carbonato di calcio e magnesio (dolomite), zolfo e rame, nel corso dei millenni, modificarono i loro colori in diverse tonalità a causa della esposizione agli atmosferili, come vento e acqua.
Rainbow Mountain, l’arcobaleno di roccia
Le striature verticali che corrono parallele tra loro
presentano le seguenti colorazioni:- il rosso, caratteristico dei minerali ferrosi;
- il giallo, caratteristico dei minerali a base di solfuro
di ferro;
- il bianco, caratteristico dei minerali a base di carbonato
di calcio;
- il blu smeraldo, caratteristico del processo di
ossidazione del rame;
- il rosa, caratteristico dei minerali a base di manganese;
- il marrone, caratteristico della limonite ossidata;
- il turchese, caratteristico della interazione tra il
clorito e il solfuro di ferro.
Naturalmente questo spettacolo naturale e soprattutto la brillantezza dei colori, che possono essere goduti dai visitatori, è molto dipendente dalle condizioni ambientali in cui la montagna è immersa. Giornate particolarmente nuvolose offuscano la brillantezza delle differenti colorazioni, tanto che molti visitatori non di rado restano delusi. Inoltre, le autorità nel caso di sfavorevoli condizioni climatiche chiudono i percorsi del trekking per motivi di sicurezza. (Foto: Alec Gamoff/ flickr.com)
Un trekking “mozzafiato”
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